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Marie Carmen

Quiete e tempesta: basta solo un pò di equilibrio

Marie Carmen

Conosco Marie Carmen un giorno in cui la sua proprietaria è disperata. Le volontarie che gliel’hanno affidata vogliono riprendersela. Splendida galghetta tigrata strappata dal maltrattamento di fare prima la corritrice e poi la gestante no-stop. Quando la conosco la prima cosa che noto è il suo essere assolutamente regina. La ragazza che l’ha adottata l’ha presa durante la pandemia, è stato tutto idilliaco all’inizio. Lei lavorava da casa, usciva con la cagnolina e mai un problema, mai una pipì in casa. Finisce la pandemia, lei torna al lavoro e inizia il disastro. Marie Carmen le distrugge casa. Pezzo dopo pezzo. Divano, addio. Poltrona, ciao ciao. Prese elettriche, anche quelle. Fino a spaventarla non poco quando si chiude in casa (distruggendo l’infisso della blindata all’ingresso) e salta fuori dalla finestra sul balcone, dove mangia 1 kg di crocchette. I pompieri hanno dovuto entrare in balcone, sfondare la portavetri e aprire la blindata. Più che per gli ingenti danni economici la proprietaria è errorizzata che la cagnolina possa farsi del male. Nell’ultima chiamata post affido alle volontarie che gliel’hanno affidata ha raccontato dei recenti problemi di Marie Carmen e per tutta risposta l’associazione le ha intimato di rendere a loro la cagnolina. E ora la proprietaria ha paura di non essere in grado di essere una buona compagna di vita di quella creatura e non capisce se è sbagliata lei o il cane. Mi chiede di aiutarla ad aiutare MarieCarmen e accetto. In realtà cambiamo solo un paio di cose di gestione. Cerchiamo delle attività da svolgere insieme. Cerco di tirar fuori la parte accudente di MarieCarmen e la sua proprietaria è meravigliosa nel suo imparare ad ascoltarla. Zest e Giove fanno i suoi scudieri e lei è perfetta nel suo essere finalmente libera di dire chi è. Pian piano diminuiscono i danni in casa, col grande aiuto della nonna che le fa fare passeggiate extra. Il riconoscere la sua regalità ha dato a Marie Carmen la forza per esprimersi, per chiedere, per non distruggere casa, ma per utilizzare le sue energie nel rapporto con la sua compagna di vita. Marie Carmen adora essere venerata come la regina che è, e in questo essere ascoltata lei esprime tutta la sua dolcezza, tutta la sua fermezza, tutta la sua maestosa personalità. Lei è sì una regina, ma bianca. Una buona, una la cui vita è stata talmente abusata da essersi proprio meritata la sua possibilità di essere felice. Marie Carmen porta eleganza, grazia, eccellenza senza superbia, lei mi ricorda il valore della temperanza. E crea tensione la sensazione di moderazione che trasmette a pelle e la nevrilità del suo fisico. Un essere così veloce, così ferocemente determinata a prendere la lepre, e così maestosamente calma nella comunicazione sociale, così accudente coi suoi sudditi. Marie Carmen non ci può raccontare lo sfruttamento che ha vissuto. Una parte di storia è scritta sulle sue cicatrici, ma è il passato. Le ferite sono passate e lei ora si gode le coccole, si gode l’amore della sua umana.

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